A partire dall’inizio della pandemia di COVID-19, le persone in tutto il mondo hanno dato sempre più importanza alla propria salute e benessere. Questo ha comportato anche una maggiore consapevolezza dei benefici del sonno per la salute.
Il sonno è un momento di reset per la mente e il corpo. Il riposo notturno rafforza la salute fisica e cognitiva e aiuta le persone a svolgere meglio i compiti che richiedono lunghi periodi di concentrazione. Un buon riposo può, ad esempio, aiutare le persone a lavorare in modo più produttivo, a guidare in modo più sicuro e a ragionare in modo più efficiente.
In considerazione dell’impatto che la pandemia ha avuto sulle nostre abitudini quotidiane, vale la pena di analizzare come il riposo notturno si sia modificato di conseguenza.
E’ possibile dare un’occhiata più da vicino a come la durata e la qualità del sonno sono cambiate in tutto il mondo dall’inizio della pandemia attraverso i ritmi del riposo degli utenti di Samsung Health.
Per quanto riguarda il sonno, una maggiore durata non significa necessariamente una qualità superiore. Ai fini di questa analisi, la durata si riferisce alla quantità di tempo trascorso a letto cercando di dormire, mentre la qualità del sonno misura la percentuale di tempo trascorso effettivamente dormendo.
Mentre i cambiamenti nelle abitudini di vita durante la pandemia hanno visto gli individui di tutto il mondo dormire più a lungo, non sembra esserci alcuna correlazione tra la durata e la qualità del sonno.
Infatti, nonostante le persone in tutti i Paesi godano in media riposo notturno più lungo rispetto a prima della pandemia, è stato registrato un calo complessivo della qualità del sonno.
Inoltre, i risultati variano a seconda del sesso. Mentre sia gli uomini che le donne riposano di più rispetto a prima della pandemia, i primi non solo registrano un aumento della durata del sonno, ma anche una maggiore diminuzione della qualità del sonno rispetto alle donne.
L’età è un altro fattore che fornisce spunti interessanti. Sebbene tutte le fasce d’età dormano più a lungo, la qualità del sonno è diminuita con l’aumentare dell’età. L’eccezione è rappresentata dalle persone di età compresa tra i 20 e i 39 anni, che hanno registrato un aumento della qualità del sonno. Inoltre, questa fascia d’età è stata l’unica a mostrare un aumento significativo sia della durata che della qualità.
Abbiamo analizzato nel dettaglio i 16 paesi in cui le persone utilizzano maggiormente Samsung Health per capire come variano le tendenze delle abitudini del sonno a seconda del Paese di riferimento. Mentre in tutti i 16 paesi si è registrato un aumento della durata del sonno – con le persone che, in media, si svegliano più tardi rispetto a prima – l’effetto sulla qualità del sonno è stato disomogeneo.
I cambiamenti specifici nelle abitudini di sonno in Italia possono essere così evidenziati:
Altri risultati dal resto del mondo:
che una durata del sonno adeguata per un adulto medio è di 8 ore a notte[1]. Tuttavia, come dimostrano i risultati, anche la qualità del sonno può essere un fattore importante da considerare. Il monitoraggio del sonno è un modo per comprendere meglio i nostri ritmi di sonno e assicurarci di dormire meglio.
Molti utenti Galaxy usufruiscono di questa possibilità: il 50% degli utenti di Galaxy Watch tiene traccia del proprio sonno almeno una volta alla settimana. Il 40% di questi lo fa più di tre volte alla settimana[2]. Per migliorare la qualità del sonno, è possibile seguire questi consigli per l’utilizzo della serie Galaxy Watch[3] per assicurarsi che ogni notte di sonno sia il più possibile riposante.
[1] La National Sleep Foundation raccomanda 7-9 ore di sonno a notte per un adulto standard.
[2] In base agli utenti attivi settimanalmente di Samsung Health con Galaxy Watch4 e Galaxy Watch5.
[3] La disponibilità può variare a seconda del paese di riferimento, del modello e dello smartphone abbinato.
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